Una giunta da lasciarci alle spalle. Velocemente
Io lo dico senza peli sulla lingua, questa terza consiliatura di Sandro Medici alla guida del X Municipio è stata devastante. Per me non c’è niente di sinistra in un presidente che, al di là del fatto che abbia o meno ricevuto uno sconto, compra casa da un costruttore che vorrebbe costruire due milioni di metri cubi di case nel territorio amministrato dal presidente stesso. Per me non c’è niente di sinistra in una maggioranza che fin dall’inizio ha snaturato se stessa affidando la guida della commissione Urbanistica a un esponente dell’opposizione, per di più di quell’Udc che, nel stessi anni, ha approvato una manovra devastante e speculativa sull’intera regione, il cosiddetto piano casa.
Per me non c’è niente di sinistra in quell’intreccio di affari che è diventato il Print di Morena, un tipo di intervento urbanistico che dovrebbe essere uno strumento di riqualificazione e che è diventato, di fatto, dominato dagli imprenditori privati. Per me non c’è niente di sinistra negli arresti all’ufficio tecnico. Per me non c’è niente di sinistra nei rimborsi percepiti anche da consiglieri del Pd, uno dei quali è anche il segretario municipale e, per oltre un anno e mezzo, ha percepito migliaia di euro perché residente a Cassino. Non sta a me stabilire se la residenza fosse vera o di comodo. E’ semplicemente immorale. Rappresenta un caso di scuola di quella cattiva politica che allontana i cittadini. Che fa dire, anche a chi viene da sinistra, siete tutti uguali.
Per me non c’è niente di sinistra nella spartizione di beni e immobili pubblici, avvenuta in maniera trasversale e su tutto il territorio. Il caso di via Polia è quello che più salta agli occhi: un immobile non ancora collaudato viene affidato a società sportive di cui tutti conoscono padri, figli e sorelle, ma tutti tacciono. E quando si va a votare c’è sempre un qualche distinguo fra le file del Pdl che salva Medici e le sue bislacche ordinanze.
Per me non c’è niente di sinistra in un assessore, quello all’Urbanistica, che si offende se lo si definisce “il braccio armato del presidente nei rapporti con i costruttori”, ma poi fa di più, andando addirittura contro la sua maggioranza su un ambito chiave come quello della cosiddetta centralità di Romanina.
Per me non c’è niente di sinistra in quelle sedi del Pd in affitto da imprenditori sotto processo o interessati da nuovi programmi di edificazione.
Per me, e la finisco qui, non c’è niente di sinistra nel proliferare di mozioni, che spesso dicono tutto e il contrario di tutto, fatte soltanto per poter andare dai cittadini e chiedere la loro preferenza. Meno mozioni, tanto ormai lo sanno tutti che sono documenti inutili, più atti concreti.
Si potrebbe continuare per pagine e pagine, entrando nei particolari, raccontando quella zona grigia dell’amministrazione ha, di fatto, rappresenta il tratto caratterizzante di questa giunta. Si è persa la spinta innovativa dei primi anni. Quante scuole sono state costruite, quanti edifici ristrutturati, quali opere ci lasciano questi ultimi cinque anni? Tutta colpa di Alemanno?
Ma anche quali idee innovative sono state messe in campo, quali strumenti per rendere questo territorio meno “ostico” per le quasi duecentomila persone che ci abitano? Il deserto. Lo stesso che ci lascia Alemanno a livello comunale, la stessa mancanza di trasparenza soffocante.
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La buona politica deve essere Libera. L’indifferenza dei cittadini alla politica è determinata dal vedere spesso, troppo spesso, che chi raggiunge il potere invece di guardare agli interessi del proprio territorio e della comunità, guarda i propri. La rivalutazione della Politica forse è ancora possibile partendo da una premessa: la buona politica deve essere Libera e rendere i cittadini liberi. La buona politica è quella di servizio ed è fatta da chi non ha interessi privati da difendere.
Tutto il resto è cattiva politica, quella da cui un territorio, se vuole crescere e svilupparsi, deve svincolarsi.